Care, lettrici, oggi parliamo del libro più letto del momento, ossia “Ti ho trovata Adeline”, VOL. I, parleremo anche del Vol. 2, più avanti.
Allora, per prima cosa vi devo dire che mi sento sollevata, pensavo peggio!
Dovete sapere che io non leggo Horror e, quando il libro mi è stato consigliato, avevo una certa ritrosia nell’iniziarlo proprio per via del fatto che l’autrice, al contrario di me, ha una certa passione per questo genere e lo sfodera apertamente nel corso dei suoi capitoli, senza pensare a noi povere fifone. Tuttavia, a parte qualche scena raccapricciante dovuta agli omicidi e ai rituali di cui si parla nella storia, la menzione di qualche alito gelido e un, probabile, demone (per fortuna innocuo) nella sua soffitta, non c’è niente di realmente spaventoso.
Me la sono cavata, dunque, ma andiamo nello specifico del genere, qui siamo dentro un dark romance e, come sapete, qui dentro il trash regna sovrano, ragion per cui sfreghiamoci le manine con bramosia e lecchiamoci i nostri baffi da amanti dello spicy, perché qui dentro, amiche mie, ce n’è a bizzeffe, e non uno spicy soft, no no no, qui siamo proprio in un porno, con tanto di cazzo grosso, il più grosso che esista, e “fica” bagnata ad ogni alitare del protagonista.
Detto ciò, mettiamo da parte i convenevoli e cominciamo la nostra recensione.
Trama
Adeline è una scrittrice molto famosa, non ho ancora capito che romanzi scrive, penso sia una Steven King immaginaria, ma comunque ha un seguito molto ampio, ma non è tutto, Adeline Reilly e anche una figa pazzesca, con un corpo da far girare la testa anche a Padre Pio e un bel paio di occhi grandi e marroni, i classici occhi da cerbiatta, che conquisteranno, senza se e senza ma, il tenebroso ed inquietante protagonista di questo romanzo. Inoltre ha una voce molto sensuale, la voce del sesso, per citare la magnifica Tina Cipollari.
Ma proseguiamo…
Un giorno qualunque, durante un firmacopie, si sente osservata. Alza lo sguardo è incontra quello di un uomo che la fissa a sua volta. Manco a dirlo è un figo pazzesco, alto due metri, tatuato, ha gli occhi di Alessandro Magno e il fisico di un dio dell’Olimpo.
Eh… beata lei direte voi! Ma, c’è un problema grosso quanto una casa, una montagna, un pianeta, non so, fate voi.
Il bellissimo che è rimasto folgorato dalla sua bellezza è un pazzo, psicopatico, stalker, hacker, assassino e chi più ne ha, più ne metta.
Questo dovrebbe spaventare noi lettrici giusto?
Macché, manco a pensarlo! Per noi sapere che tromba con il cazzo di un elefante è miele colato in bocca, quindi, chi se ne frega se squarta la gente e si fa una bella frittata di ossa croccanti, no, noi ci innamoriamo lo stesso, giusto?
Siamo pazze, si sa, ma andiamo avanti.
Adeline abita da sola in un maniero in stile gotico, sito su una scogliera, ereditato dalla nonna Nana. Proprio da sola non è, perché con lei abitano un fantasma che gira per casa e un demone in soffitta, ma a lei sembra piacere questa compagnia, inoltre la sua migliore amica Daya, anche lei un hacker, non la molla un attimo e questo ci rende tutte più sicure perché, casomai dovesse liberarsi il demone della soffitta almeno non è da sola.
Dopo il firmacopie sopracitato, Alessandro Magno inizia a perseguitare Adeline. Invade casa sua di nascosto bevendo il Whisky del nonno e lasciandole un sacco di rose rosse nelle varie stanze (che gesto romantico!), le hackera la videosorveglianza che lei ha fatto installare in casa per la sua sicurezza, e la spia, uccide tutti quelli che ci provano con lei, arriva addirittura a sterminare una famiglia mafiosa di basso rango, certo se fosse stato Al Capone ci avrebbe pensato un po’ su, credo, mozza le mani a quello che le ha fatto un ditalino sulla veranda, insomma, un tipetto tranquillo. Nel corso della trama veniamo a sapere che si chiama Zade, soprannominato Z, e che gestisce un’organizzazione che si occupa di salvare donne e bambini dalla tratta di essere umani (abbiamo a che fare con un eroe!), in particolare debella i giri di pedofilia sparsi per il paese. Questo gli fa onore, ma approfondiremo la questione più sotto.
Ritornando a noi, lo scopo di Zade è quello di fare innamorare Addie di lui e, inspiegabilmente, ci riesce.
“Come?” Vi starete chiedendo.
“Non lo immaginate?” Vi chiedo io di rimando.
Esatto, si amiche mie, con quello.
Z è un Dio del sesso e, oltretutto, è molto dotato. Le scene spicy presenti all’interno del romanzo sono molto forti, prendono molto il lettore da quel punto di vista.
Sì, Zade è eccitante, ma anche perché non si pone nessun tipo di censura, quello che vuole se lo prende, se la fotte come un bisonte e lei non può fare a meno di restare ammaliata dal suo grosso, grossissimo, membro sempre pronto per lei.
Adesso però vi dico cosa mi ha lasciato questo libro.
Considerazioni finali
Allora, partiamo dal presupposto che una storia, anche se spopola, non per forza deve piacere a tutti, a me nel complesso è piaciuta, però ho trovato la trama molto debole, i protagonisti senza spessore, dialoghi quasi nulli, a parte quelli spicy, e boh, non so, ditemi voi, ma soffermiamoci su alcuni punti:
- Zade la vede al firmacopie e se ne innamora perdutamente. Così, la vede una volta dietro il vetro di una libreria e sbam. Mah, già qui la situa fa cagare. Cara Carlton a chi vuoi darla a bere? Ma chi si innamora più ai tempi del globalismo e dei social media, a 30 anni poi, posso capire a 15, ma un trentenne che si innamora come un adolescente in piena carica ormonale di una tizia che non ha mai visto non è credibile, mi dispiace. Che poi lei è anche famosa quindi l’autrice poteva benissimo usare l’escamotage della fama, e invece niente. E non cagate il cazzo con il colpo di fulmine, non esiste il colpo di fulmine! Altra cosa, a inizio trama la Carlton dice che lui la vede in questa libreria e si innamora di lei, quindi io, da lettrice capisco, leggendo, che lui non l’ha mai vista prima a questa proverà crista. Sul finale invece dice che lui la spiava già quando era ragazza. Questa cosa non l’ho ben capita, ma sicuramente sono io l’ebete.
- Stalking: ok, lui entra in casa sua, manomettere le sue telecamere, entra nel suo cellulare, ma, scusate, anch’io lo faccio con il mio compagno ahahahaha a parte gli scherzi, allora, Zade fa tutto questo, quindi le fa stalking, però vuole che lei lo ami spontaneamente. Nello stesso tempo la costringe a fargli un pompino, però lei gode nel farglielo, ancora, lui salva le donne dai reati sessuali e poi invece violenta Adeline… e lei vuole essere violentata, cazzo! Cioè, io ora non è che posso darle torto a sta poverina, perché immaginatevi un Rocco Siffredi impersonato da Jacob Elordi con gli occhi di Alessandro Magno, cioè, io gli lascerei tranquillamente la porta di casa mia aperta ahahaha
- Spicy: lo spicy è bello crudo, è questo che vale tutto il romanzo (non vi spoilero nulla, vi faccio morire di curiosità ihihih)
- Violenza: ce n’è a bizzeffe e Zade è il primo a praticarla, ma quando lei gli chiede perché salva la gente usando questi mezzi lui risponde “perché mi piace, perché voglio farlo”, insomma, io mi aspettavo un motivo più profondo, tipo una sorella stuprata, una madre uccisa, ma niente. Badate bene che a questo punto della trama Adeline è cotta di lui e lo idolatra, ma Zade non è il Dio che pensa di essere figlie mie, per me è solo un pallone gonfiato che si sente un Gesù Cristo, ogni volta che apre bocca mi sta sul cazzo, e lei che lo venera manco fosse il Redentore sceso in terra. Capisco che ti fa venire dieci volte a scopata, però, porca miseria, sei una scrittrice, si presume che tu abbia una certa cultura Adeline, possibile che il senso della vita si trova in un pene grosso 30 cm? Che poi, tutto questo amore di lui nei confronti di lei io non lo vedo, vedo invece una forte attrazione, insomma vuole farsela sì, ma per il resto, tipo, quando la immagina come la madre dei suoi figli, beh ragazze, è ridicolo.
A questo punto credo di aver detto tutto. Consiglio questa lettura? Sì è no, se vi piacciono le storie un po’ strane, sui fantasmi e cose così, allora sì, anche perché, in parallelo alla storia di Adeline la Carlton racconta quella della sua bisnonna, anche lei aveva un suo stalker personale.
Vi lascerà qualche trauma?
No! Io mi sono molto divertita a leggerla, inoltre ho molto apprezzato l’ironia dell’autrice sulle tematiche horror, vi dico che mi ha cambiato un po’ la visuale di questo genere che prima evitavo come la peste, perciò, almeno per me, qualcosa di buono mi ha lasciato.
E voi avete letto Ti ho trovato Adeline?
A presto amiche mie❤️